Davide Bramante Pan_Estesìa. Tutta la bellezza che ho negli occhi

14 Mag – 31 Ott 2024

Per la prima volta nella sua città, Davide Bramante espone Pan_Estesìa. Tutta la bellezza che ho negli occhi, dal 14 maggio al 31 ottobre 2024 nella Galleria Regionale di Palazzo Bellomo a Siracusa.

L’esposizione, una serie originale di fotografie e argille, nasce dal rapporto tra l’artista aretuseo e la Galleria e tesse itinerari alla ricerca dei significati profondi e nuovi custoditi dalle opere d’arte.

Punti di vista, linguaggi, stili, singole particelle di colore e materia: tutto nella mostra è plurale, composito e multiplo.

Davide Bramante Pan_Estesìa. Tutta la bellezza che ho negli occhi a Siracusa

“Una mostra nella mostra” dell’artista aretuseo, in connessione con le sale del palazzo svevo, gotico e catalano, scrigno di tesori di una Siracusa permeata da linguaggi artistici contaminati.

La Galleria, ospitata all’interno degli spazi dello storico palazzo Bellomo, offre uno spaccato quasi inedito della città medievale ormi scomparsa. Le opere qui tutelate, conservate e valorizzate si offrono come tesori capaci di narrare l’evoluzione dei ruoli culturali vissuti dalla città e dal suo territorio. Dai manufatti si snoda una linea temporale che attraversa i secoli, dal VI secolo d.C. fino al XIX secolo: tante voci che raccontano la vivacità culturale del Mediterraneo e dell’Europa.

L’incontro tra la fotografia artistica di Davide Bramante e la Galleria rappresenta in chiave multisensoriale le profonde contaminazioni culturali in essa presenti.

Più che l’esperienza di un singolo, in questo caso, sono quindi le interazioni molteplici che possono disegnare un percorso, una logica, una restituzione di idee in materia. Ovvia conseguenza è la proposta di una non~curatela, o, se si preferisce, di una curatela non convenzionale, governata ritmicamente da Laura Milani (imprenditrice, manager ed esperta in strategie per l’innovazione culturale) e liberamente strutturata da una eclettica équipe di Civita Sicilia

Proprio sotto le volte a crociera di Palazzo Bellomo, crocevia di luoghi e culture ramificate fra il Mediterraneo e l’Europa settentrionale, la pellicola fotografica di Bramante diventa esperimento policentrico, polimorfico e polisensoriale. Fluide si muovono le sagome delle opere bizantine e normanne, catalane e rinascimentali qui esposte, che, come impulsi di un circuito nervoso, si connettono alla bellezza conservata.

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Nasce una meta-fotografia che dalle sale del Museo abbatte muri e distrugge barriere, fisiche e geografiche. Mani e volti che nella realtà sono spazialmente lontani si avvicinano, architetture reali, dipinte o scolpite si fondono, mentre sguardi catturati da opere ammirate in città diverse si incrociano e dialogano, infrangendo le barriere fisiche, temporali e della materia.

Ogni opera attinge profondamente alla dimensione dell’inconscio, e come un sogno vivido che al risveglio si trasforma e si evolve in singole immagini quasi inafferrabili, spesso sovrapposte, le bellezze ammirate si trasfigurano, collidono, si compenetrano.

E se gli occhi dell’artista sono l’arma che cattura le opere del Museo palesando connessioni neuronali e mnemoniche, invisibili e insospettabili, anche le mani, le sue, concorrono alla sublimazione della memoria: l’argilla, millenaria compagna dell’uomo, diviene alter ego dello scatto fotografico.

Alle immagini bidimensionali si affiancano volumi tridimensionali, arricchendo l’aspetto polimorfico e polimaterico del percorso attraverso meta-forme generate in perfetta coerenza con il processo creativo che lo determina e lo contraddistingue. Le immagini mentali che hanno preso corpo nell’inconscio omaggiano “le mani dell’arte” e tutte quelle opere definite “minori” che proprio qui, alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, sono il canto del cigno di un’arte preziosa.

Le creazioni di Davide Bramante, dislocate lungo le sale della Galleria, in dialogo con i marmi bizantini o con Antonello da Messina, con le ceramiche aragonesi o con i Gagini e Laurana, raccontano di un intimo amore per i luoghi d’origine, Siracusa, che segnata da millenarie stratificazioni ha sussurrato codici oggi impressi sulla pellicola fotografica e conservati dentro i vasi-contenitori; le collezioni della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo incarnano per Bramante un utero materno, dell’arte, da cui tutto ha avuto inizio.

INFO

14 Mag – 31 Ott 2024 GALLERIA REGIONALE DI PALAZZO BELLOMO, SIRACUSA

E-mail: galleria.bellomo@regione.sicilia.it

ORARI

Aperta da Martedì a Sabato dalle 9.00 alle 19.00

Domenica e festivi dalle 9.00 alle 13.00

(la biglietteria chiude mezz’ora prima)

Lunedì chiuso

TICKET

La visita della mostra è compresa nel biglietto d’ingresso al Museo

Intero € 9,00

Ridotto € 4,50 per gli aventi diritto