“LETIZIA BATTAGLIA. SONO IO” IN MOSTRA A PALAZZO DUCALE
Con oltre 100 fotografie di grande formato, esposte nelle sale del Sottoporticato del Palazzo Ducale, la mostra attraversa l’intera vita professionale della fotografa siciliana e si sviluppa lungo un articolato percorso narrativo suddiviso in 4 sezioni, con immagini in bianco e nero e una serie di foto a colori di grande formato del suo ultimo lavoro, oltre a documenti video, parte della sua produzione editoriale e materiali inediti.
Il percorso espositivo si focalizza sugli argomenti che hanno costruito la cifra espressiva più caratteristica dell’artista, portandola a sviluppare una profonda e continua critica sociale, evitando i luoghi comuni e mettendo in discussione i presupposti visivi della cultura contemporanea.
Letizia Battaglia è famosa per le sue fotografie sulla Mafia, in cui poliziotti, magistrati, rappresentanti delle Istituzioni simboleggiano la lotta civile contro Cosa Nostra, contro la corruzione, la violenza e la criminalità organizzata.
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Nel corso della sua vita ha raccontato anche le diverse contraddizioni di Palermo, i volti della povertà e della ricchezza, le manifestazioni e le rivolte delle piazze, le feste religiose e pagane, tenendo sempre la città come spazio privilegiato per l’osservazione della realtà, oltre che del suo paesaggio urbano.
“I diritti civili sono in sostanza i diritti degli altri”, scriveva Pier Paolo Pasolini e Letizia Battaglia ha raccontato la realtà scomoda con occhio attento, lucido, impietoso.
Quello che ne risulta è un vero ritratto a tutto tondo di Letizia Battaglia, riconosciuta come una delle figure più importanti della fotografia contemporanea non solo per le sue immagini saldamente presenti nell’immaginario collettivo, ma anche per il valore civile ed etico da lei attribuito al fare fotografia.
Accompagna la mostra un prestigioso catalogo curato da Paolo Falcone e con i testi di Roberto Andò e Giosuè Calaciura edito da Contrasto Editore
Biografia di Letizia Battaglia
Letizia Battaglia, nata a Palermo nel 1935, è tra le prime donne fotoreporter italiane.
Dirige dal 1974 al 1991 il team fotografico del quotidiano del pomeriggio L’Ora di Palermo e fonda con Franco Zecchin l’agenzia d’Informazione Fotografica.
È stata attivista, fotografa, editrice, regista, ambientalista, Assessore alla Vivibilità con la giunta di Leoluca Orlando negli anni della Primavera di Palermo, Deputato Regionale dell’Assemblea Regionale Siciliana e molto altro. È cofondatrice del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”.
È la prima donna europea a ricevere nel 1985 a New York il W. Eugene Smith Grant per la fotografia sociale (con Donna Ferrato) e nel 1999 a San Francisco il Mother Jones Photography Lifetime Achievement Award per la fotografia documentaristica.
Nel 2007 a Colonia la Deutsche Gesellschaft für Photographie le assegna il Dr. Erich Salomon Award. Nel maggio 2009 viene premiata a New York con il Cornell Capa Infinity Award.
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È fondatrice nel 1986 della rivista Grandevù – Grandezze e bassezze della città di Palermo, nel 1991 della rivista Mezzocielo, bimestrale realizzato da sole donne e nel 1992 delle Edizioni della battaglia.
Nel 2017 il New York Times l’ha inserita tra le undici donne del pianeta più rappresentative dell’anno. È tra le mille donne segnalate per il Nobel per la pace dal Peace Women Across the Globe.
Ha tenuto mostre personali e collettive in importanti musei e istituzioni in Italia e all’estero tra i quali Centre Georges Pompidou di Parigi, Tate Modern di Londra, Palais de Tokio di Parigi, Museum of Contemporary Art di Chicago, Biennale of Istanbul, Palazzo Grassi, Fondation Pinault di Venezia, Le Mois de la Photo di Montréal, Festival International du Photojournalisme di Perpignan, Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, MAXXI Museo Nazionale delle Arti di Roma, Istituto Moreira Salles di Rio de Janeiro e São Paulo, Casa dei Tre Oci di Venezia, Palazzo Reale di Milano.
Nel 2017 apre il Centro Internazionale di Fotografia della Città di Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa.
Nel 2021 fonda insieme ai nipoti Matteo e Marta Sollima l’Associazione “Archivio Letizia Battaglia”.
Scompare a Palermo il 13 aprile 2022 all’età di 87 anni.
Pubblicazioni e archivi di Letizia Battaglia
Tra le principali pubblicazioni: Chroniques siciliennes (Actes Sud, 1999), Letizia Battaglia: Passion, Justice, Freedom, di Melissa Harris (Aperture, 1999), Dovere di cronaca (Peliti Associati, 2006), Sulle ferite dei suoi sogni, di Giovanna Calvenzi (Bruno Mondadori, 2010), Diario (Castelvecchi, 2014), Letizia Battaglia. Anthologia di Paolo Falcone (Drago, 2016), Letizia Battaglia. Per pura passione di Paolo Falcone, Margherita Guccione e Bartolomeo Pietromarchi (Drago, 2016), Letizia Battaglia. Palermo di Paolo Falcone (IMS, 2018). Letizia Battaglia. Fotografia come scelta di vita di Francesca Alfano Miglietti (Marsilio, 2019), Mi prendo il mondo ovunque sia, con Sabrina Pisu (Einaudi, 2020) e Volare alto volare basso, con Goffredo Fofi (Contrasto, 2021).
Dal 2022 la cura del suo archivio è affidato all’Associazione “Archivio Letizia Battaglia”.