{"id":3127,"date":"2023-10-30T18:07:29","date_gmt":"2023-10-30T18:07:29","guid":{"rendered":"https:\/\/www.civita.art\/?post_type=mostre&p=3127"},"modified":"2024-04-10T07:34:56","modified_gmt":"2024-04-10T07:34:56","slug":"in-mostra-a-riccione-robert-capa-retrospettiva","status":"publish","type":"mostre","link":"https:\/\/d2ud2e66zzg4f0.cloudfront.net\/mostre\/in-mostra-a-riccione-robert-capa-retrospettiva\/","title":{"rendered":"IN MOSTRA A RICCIONE: ROBERT CAPA. RETROSPETTIVA"},"content":{"rendered":"\n
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IN MOSTRA A RICCIONE: ROBERT CAPA. RETROSPETTIVA<\/h1>\n\n26 Nov 2023 \u2013 1 Apr 2024<\/span>\n\n\n

Dal 26 novembre al 1\u00b0 aprile 2024 apre al pubblico la mostra Robert Capa.<\/em> <\/em>Retrospettiva<\/em>, presso Villa Mussolini a Riccione.<\/p>\n\n\n\n

Fondatore nel 1947 dell\u2019agenzia Magnum Photos, con Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandiver, Robert Capa \u00e8 tra i pi\u00f9 famosi fotoreporter del XX secolo.<\/p>\n\n\n\n

La mostra di Riccione presenta pi\u00f9 di 100 fotografie in bianco e nero che documentano i maggiori conflitti del Novecento, di cui Robert Capa \u00e8 stato testimone dal 1936 al 1954.<\/p>\n\n\n\n

1\u00b0 aprile finissage mostra – visite guidate gratuite<\/h5>\n\n\n\n

Il 1\u00b0 aprile 2024, in occasione dell’ultimo giorno di apertura della mostra, in programma due visite guidate gratuite (ingresso a pagamento) alle ore 15.00 e 16.30. <\/p>\n\n\n\n

Per prenotazioni delle visite guidate scrivere a serviziculturali@civita.art<\/strong><\/p>\n\n\n\n

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BUY TICKET<\/a><\/div>\n<\/div>\n<\/div><\/article>\n<\/div>\n\n\n\n
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LA MOSTRA \u201cROBERT CAPA. RETROSPETTIVA\u201d<\/strong><\/h4>\n\n\n\n

La mostra su Robert Capa \u00e8 una rassegna di scatti del famoso fotoreporter. In programma presso Villa Mussolini a Riccione, l\u2019esposizione presenta pi\u00f9 di 100 fotografie in bianco e nero che documentano i maggiori conflitti del Novecento, di cui Capa \u00e8 stato testimone dal 1936 al 1954.<\/p>\n\n\n\n

Alcune delle foto presenti alla mostra di Riccione sono ormai diventate delle icone: basti pensare alla morte del miliziano nella guerra civile spagnola nel 1937 e alle fotografie dello sbarco delle truppe americane in Normandia, nel giugno del 1944.<\/p>\n\n\n\n

Come scrisse il suo amico John Steinbeck, Robert Capa \u201csapeva di non poter fotografare la guerra, perch\u00e9 \u00e8 soprattutto un\u2019emozione. Ma \u00e8 riuscito a fotografare quell\u2019emozione conoscendola da vicino, mostrando l\u2019orrore di un intero popolo attraverso un bambino\u201d.<\/p>\n\n\n\nLeggi tutto<\/span>\n\n\n\n

La mostra su Robert Capa si articola in 13 sezioni: Copenaghen 1932<\/em>, Francia 1936-1939<\/em>, Spagna<\/em> 1936-1939, Cina 1938, Gran Bretagna e Nord Africa 1941 \u2013 1943, Italia 1943 \u2013 1944, Francia 1944, Germania 1945, Europa orientale 1947, Israele 1948-1950, Indocina 1954,<\/em> una sezione dedicata ai ritratti <\/em>di amici e artisti come Gary Cooper, Ernest Hemingway, Ingrid Bergman, Pablo Picasso, Henri Matisse, Truman Capote, John Huston, William Faulkner e John Steinbeck e infine una sezione dedicata a Gerda Taro e Robert Capa, <\/em>un cammeo di tre scatti: un ritratto di Robert scattato da Ruth Orkin, un ritratto di Gerda scattato da Robert e un loro \u201cdoppio ritratto\u201d di Fred Stein. Un modo per ricordare in mostra la loro vicenda umana e la loro intensa relazione.<\/p>\n\n\n\n

La mostra Robert Capa<\/em>. Retrospettiva <\/em>\u00e8 promossa dal Comune di Riccione, organizzata da Civita Mostre e Musei, con la collaborazione di Magnum Photos eRjma Progetti culturali.<\/p>\n<\/div>\n\n\n\n

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BIOGRAFIA DI ROBERT CAPA<\/strong><\/h5>\n\n\n\n

Robert Capa (Budapest, 22 ottobre 1913 -Thai Binh, Indocina, 25 maggio 1954), \u00e8 lo pseudonimo di Endre Friedmann, inventato nel 1936 insie\u00adme alla compagna Gerda Taro.<\/p>\n\n\n\n

In giovane et\u00e0 abbandona la terra natale a causa del proprio coinvolgimento nelle proteste contro il governo di estrema destra e va a vivere in Germania.<\/p>\n\n\n\n

L’ambizione originaria di Capa \u00e8 di diventare uno scrittore, ma lo avvicina al mondo della fotografia l’impiego presso uno studio fotografico a Berlino, dove collabora con l’agenzia fotogiornalistica Dephot sotto l’influenza di Simon Guttmann.<\/p>\n\n\n\n

Riceve il suo primo incarico a Copenaghen nel 1932 per la conferenza di Trotskij.<\/p>\n\n\n\n

Nel 1933 lascia la Germania alla volta della Francia a causa dell’avvento del nazismo (Capa era di origini ebraiche), ma in Francia incontra difficolt\u00e0 nel trovare lavoro come fotografo freelance.<\/p>\n\n\n\n

Dal 1936 al 1939 si trova in Spagna, dove documenta gli orrori della guerra civile, insieme alla sua giovane compagna Gerda Taro, a cui \u00e8 dedicato \u201cLa ragazza con la Leica\u201d il romanzo di Helena Janeczek, vincitrice del Premio Strega nel 2018. Un po’ per sfida, un po’ per opportunit\u00e0, i due \u201cinventano\u201d il personaggio \u201cRobert Capa\u201d, un fantomatico celebre fotografo americano giunto a Parigi per lavorare in Europa.<\/p>\n\n\n\nLeggi tutto<\/span>\n\n\n\n

Grazie a questo curioso espediente la coppia moltiplica le proprie commesse.<\/p>\n\n\n\n

All’inizio, in effetti, il marchio “Capa-Taro” fu usato indistintamente da entrambi i fotografi (il vero cognome di Gerda era Pohorylle).<\/p>\n\n\n\n

Successivamente i due divisero la ‘ragione sociale’ \u2013 CAPA – e Endre Friedman adott\u00f2 definitivamente per s\u00e9 lo pseudonimo di Robert Capa. <\/p>\n\n\n\n

Capa sar\u00e0 poi in Cina per la resistenza contro l\u2019invasione giapponese nel 1938.<\/p>\n\n\n\n

Dopo alcuni mesi a Londra, nel 1943 viene inviato in Nord Africa e poi segue lo sbarco degli alleati in Sicilia. In mostra \u00e8 esposta una ampia selezione delle foto scattate nell\u2019isola e poi risalendo fino a Napoli e Cassino.<\/p>\n\n\n\n

Capa segu\u00ec poi lo sbarco in Normandia nel famoso D-Day, da lui straordinariamente documentato. La mostra presenta poi la liberazione di Parigi nel 1944, l\u2019invasione della Germania nel 1945, il viaggio in Ucraina e nell\u2019Unione Sovietica nel 1947, la fondazione ufficiale dello stato di Israele nel 1948 e infine il suo ultimo incarico in Indocina nel 1954, anno della sua morte per una mina antiuomo.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div><\/section>\n\n\n\n

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INFO<\/h2>\n\n\n26 Nov 2023 \u2013 1 Apr 2024<\/span>\n\n\nRICCIONE, VILLA MUSSOLINI<\/span>\n\n\n\n